Per me che sono cresciuto con il mito dei McDonald’s, con l’abitudine di essere a cospetto di una delle società più grosse e influenti al mondo, il venire a conoscenza del modo con cui è nata e da chi è stata creata mi ha portato molto stupore.
UN RAPPRESENTANTE DI FRULLATORI
Partiamo dall’inizio, un signore che ha passato la giovinezza come volontario della Croce Rossa durante la I guerra mondiale dove ha conosciuto Walter Disney ed entrato nel mondo del lavoro negli anni 30 e formatosi prima come ideatore e venditore di bicchieri di carta dopodiché, tramite un suo cliente, divenuto capo della rete di vendite di un frullatore mix con 5 erogatori che avrebbe venduto in lungo e in largo per tutti gli States. Il suo nome è Raymond Kroc, predestinato fin da ragazzino, quando un santone amico del padre gli aveva predetto che sarebbe stato un innovatore nel mondo della ristorazione, semplicemente toccandogli la testa. Un giorno vistosi recapitare un ordine di ben 8 frullatori mix dalla lontana cittadina californiana di San Bernardino, si è incuriosito a tal punto di voler essere lui in prima persona a voler intraprendere il viaggio fa Chigaco a là per vedere quale realtà della ristorazione gli avesse ordinato. Al suo arrivo vede uno stabile ottagonale, vetrato, senza sedie ne tavoli, con la fila alla cassa giorno e notte. Chiese ad uno degli impiegati vestiti interamente di bianco chi fosse il titolare e lo stesso gli rispose che ci stava già parlando con il titolare. La notte stessa non riusciva a dormire perchè nella testa gli ronzava qualcosa, ma si ciò che aveva visto era un metodo rivoluzionario nel modo di fare ristorazione.
DUE FRATELLI CHE AVEVANO AFFITTATO UN TEATRO
Solo 2 minuti e il pranzo richiesto era pronto: patatine fritte, hamburger, torta di mele e milk shake. I due titolare non erano altro che i fratelli McDonald, fondatori della a noi arcinota catena. Nemmeno loro si erano resi conto di ciò che avevano inventato, partendo seppur ambiziosi da Manchester per tentare la fortuna nel mondo del cinema, dopodichè avevano optato per il più redditizio e concreto mondo della ristorazione. Servì l’intuito e lo spirito imprenditoriale di Ray che chiese e ottenne dai 2 di poter aprire nei pressi della sua Chicag oun locale analogo in tutto e per tutto all’originale, che ebbe lo stesso successo. Era l’inizio di una lunghissima serie di aperture. Crearono anche un’università dell’Hamburger, dove venivano istruiti i nuovi dipendenti e dove venivano fatte sperimentazioni sui prodotti da vendere.
LA SEMPLICITA’ DELLE IDEE VINCENTI
Nonostante i moltissimi detrattori, non ultimo il regista Morgan Spurlock candidato al premio nobel con il suo documentario/esperimento ‘Super size me’, che piaccia o non piaccia è stata un’idea vincente, portata alla sue massime potenzialità.