Soprattutto riscopriamo i significati della parola ‘amore’ alla luce degli insegnamenti e della vita di un personaggio di fama mondiale, Thich Nhat Hanh, monaco zen vietnamita. Cercheremo di comprendere insieme ‘le dimore divine dell’amore’ anche attraverso le risposte dell’abate Ajhan Chandapalo, esponente della tradizione più antica buddhista theravada, nonché attraverso la testimonianza delle ragazze e dei ragazzi del movimento internazionale Wake Up, l’espressione più giovane di questa tradizione millenaria. Partecipano inoltre Adriana Rocco, insegnante di Dharma ordinata da Thich Nhat Hanh e sua interprete, Giangiorgio Pasqualotto, professore di Estetica e di Storia del Buddhismo alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Padova e Santina Polimeni, membro dell’Ordine laico dell’Interessere e responsabile del Progetto Vietnam.
L’esercizio dell’amore ha quattro aspetti principali, coincidenti alla pratica di quattro stati mentali puri, capaci di portarci a dimorare in paradiso, presso il divino, in ogni momento. E da praticare verso noi stessi, verso chiunque e ogni qual cosa
1. GENTILEZZA AMOREVOLE O AMORE UNIVERALE / LOVING KIDNESS (METTA)
l vero amore contiene l’elemento della gentilezza amorevole, che è la capacità di offrire felicità. Bisogna praticare la visione profonda verso chi si ama al fine di capirla. Se non capisci, non puoi amare. Per amare una persona veramente bisogna perciò esserci, imparare a guardarla, a parlarle. Rendere un’altra persona felice è un’arte che si impara (ascolta mp3).
2. COMPASSIONE / COMPASSION (KARUNA)
Il secondo elemento che compone il vero amore è la compassione, la capacità di togliere il dolore, di trasformarlo nella persona che amiamo. Anche in questo caso bisogna praticare il guardare in profondità per riuscire a vedere che tipo di sofferenza ha in sè quella persona. Spesso avviene che l’altra persona, compresa e sostenuta, sarà in grado di affrontare più facilmente le difficoltà della sua vita, perchè sentirà che siete dalla sua parte. La compassione ha un amico vicino: la commiserazione (ascolta mp3).
3. GIOIA / SYMPATHETIC JOY (MUDITA)
Il terzo elemento è la gioia. Il vero amore vi deve portare gioia e felicità, non sofferenza giorno dopo giorno (ascolta mp3).
4. INCLUSIVITA’ o EQUANIMITA’ / Equanimity (UPEKKHA)
Il quarto e ultimo elemento è la libertà. Se amando sentite di perdere la vostra libertà, di non avere più spazio per muovervi, quello non è vero amore e viceversa. Praticarlo significa non rimanere imbrigliato negli atteggiamenti mentali di attaccamento e avversità. Significa rimuovere ogni divisione tra noistessi e gli altri.. Per praticare il vero amore bisogna mettersi nei panni dell’altro e diventare uno con l’altro. Non deve trovare spazio l’io o l’altro. L’inclusività ha un amico lontanto: la passione o discriminazione e un amico vicino: l’iindifferenza (ascolta mp3).