Home » Libri » Fuga dalla libertà (E. Fromm)
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Era ancora il 1941 quando Fromm pubblicò questo libro in cui analizza psicologicamente il fenomeno del fascismo (annullamento dell’io individuale nel nome del bene collettivo) e dell’ uomo nell’era moderna (l’io individuale annichilito dall’io sociale) partendo dal declino della società medioevale e con il successivo affermarsi del Rinascimento in Italia, della Riforma luterana in Germania e della Riforma calvinista nei paesi anglosassoni.

MEDIOEVO

Ciò che va mutando é il sistema economico e con esso il carattere delle persone. Nel Medioevo la gente era soggetta a delle autorità esterne che in modo palese influenzavano la libertà di espressione individuale. La Chiesa e il sistema feudale fungevano da prigione ma anche da sicurezza. Dove nascevi, lì era il tuo posto nel mondo. Se ero nato fabbro allora il motivo della mia esistenza era che io dovevo fare il fabbro. Non c’era la possibilità di muoversi tra le classi.

RINASCIMENTO

Prima il Rinascimento ha iniziato a fare palese le individualità. Grandi maestri e grandi proprietari si affacciavano sulla scena scalfendo il vecchio ordine delle idee.

Lutero
Nella stessa direzione furono le Riforme della Chiesa. Lutero pensava che la libertà non ha significato e la trascendenza divina è assoluta, rendendo l’uomo un minuscolo punto malvagio e impotente. La convinzione di una corruzione radicale dell’essere umano lo porta a ritenere la giustizia completamente estranea al mondo, indebolendo così la fiducia nell’uomo e nei suoi ideali.

Calvino
considerava l’uomo malvagio e predestinato. Alcuni nascevano aspirando alla salvezza altri sicuri della dannazione. Un modo per capire quale delle sorti aspettasse era vedere il successo riscontrato in vita.

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Fromm asserisce che superato il sistema Medioevale, l’uomo si trova libero ma anche solo e impaurito. L iniziativa privata, la nascente l’industrializzazione ha trasformato il sistema economico in una enorme macchina in cui l’uomo medio si sente perso, impotente. Non ritrova più il suo ruolo. Il sistema economico é sfuggito al dominio dell’uomo. Le forze che imprigionavano l’uomo si sono trasformate in qualcosa di anonimo come l’opinione pubblica e l’io sociale.

industralizzazione = enorme macchina;
uomo = impotente = anonimo;

Sado-masochismo
A questo punto l’uomo ha maturato una tendenza controproducente, in controtendenza. Psicologicamente rifugge la libertà cosi intesa in quanto si sente solo.Si predispone ad atteggiamenti di autorità e di distruzione in quanto sottintendono caratteri sado-masochistici. Sia il desiderio di dominare l’altro sadicamente e quello di sottomettersi psicologicamente sono un tentativo di superare la solitudine inglobando un altro da cui ci si fa dipendenti sia annullandosi in nome alla appartenenza a qualcun altro.

CONCLUSIONI

Fromm indica la necessità di sostituire la libertà da con la libertà di. Più precisamente indica nella spontaneità la risposta al sistema socio economico capitalista. Solo vivendo profondamente connaturato alla mia natura posso sentirmi non isolato e insicuro. L’io però, dice Fromm, è tanto più forte quanto più è attivo, dimostrando così che una società davvero creativa non ha bisogno di fuggire per essere libera. La libertà positiva è infatti la personalità totale che non rinuncia alla spontaneità, lasciando da parte invece lo pseudo desiderio che spinge a voler essere diversi a qualsiasi costo.