The knight in rusty armor [PDF]
Questo piccolo libro narra di un cavaliere, di cui non si sa il nome, che passa la vita a combattere a servizio del suo re. E’ talmente preso dal suo ruolo di beniamino a servizio del regno che ingaggia una gara con se stesso per essere il miglior cavaliere di sempre, credendo di essere coraggioso, buono e altruista. Si dimentica però di aspetti fondamentali della sua vita, di sua moglie Juliet e suo figlio Cristopher, arrivando a dimenticarsi della sua vita stessa. Il romanzo è ambientato in un medioevo fantastico popolato di castelli, draghi, maghi, animali parlanti, combattimenti e salvataggi di fanciulle in pericolo ma parla di sentimenti e situazioni vere, nelle quali ognuno di noi potrebbe identificarsi.
Era talmente affezionato alla sua armatura dorata al punto di non toglierla mai, neanche per dormire. Quando poi tenta di levarsela, rimane intrappolato dentro di essa. Lo sconforto è tale che si interroga su chi e come possa aiutarlo. Così decide di iniziare un lungo viaggio ricerca di qualcuno che lo aiuti a disfarsi della sua armatura. Che altro non è che la metafora di un viaggio iniziatico alla ricerca del più vero e spontaneo sè stesso. Incontra Mago Merlino, maestro di Re Artù, che comincia a insegnare al Cavaliere come amare se stessi e gli altri in modo puro, senza paura di ricevere delusioni mentre questi è alle prese con prove e avventure a cui non era abituato. Si confronta con la fiducia in se, con i sentimenti di altruismo e amicizia.
La decisione dell’autore di utilizzare la metafora del fantastico per scimmiottare delle situazione che invece sono molto reali e pertinenti alle nostre vite mi è molto piaciuta. Enfatizza dei concetti che condivido e permette che questi giungano al cuore del lettore in modo più piacevole, profondo e duraturo.