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LIBERO PENSIERO SUL CANCRO

C’è una frase di Giovanni Falcone contro il senso di ineluttabilità e il fatalismo che mi è rimasta fortemente impressa:

La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.

Ho pensato spesso se questo stesso principio potesse essere applicato al fenomeno del cancro. La gente me lo chiede ovunque, in ospedale, algi incontri pubblici, persino per strada, quando qualcuno mi riconosce. La domanda è:  Arriverà mai un giorno senza cancro?
Non ci si chiede la stessa cosa per le malattie del cuore, che fanno assai più vittime del mondo, o per quelle neurologiche, meno frequenti, ma altrettanto gravi e invalidanti. Perchè?

Ho capito, in oltre cinquant’anni dedicati all’oncologia, che il cancro è ben più di una malattia. E’ diventato il male per antonomasia e persino il simbolo del male stesso: sono un cancro la mafia, la povertà e ora la crisi economica. Il suo nome indica qualcosa di subdolo e misterioso che si insinua furtivamente dentro di noi e dal di dentro ci può distruggere. Se vogliamo sconfiggere il cancro dobbiamo prima di tutto cancellare le sue rappresentazioni. Finchè ci muoviamo nel mondo dei fantasmi e delle ansie occulte non possiamo assumere quell’atteggiamento sereno e consapevole che è indispensabile per evitare i tumori.